Il sonno riveste un ruolo cruciale nel nostro benessere fisico e mentale, contribuendo al mantenimento del nostro stato di salute generale. Ecco perché, in caso di problematiche che riguardano la qualità e la quantità del sonno, è importante rivolgersi ad uno specialista in medicina del sonno. Sono problemi che possono riguardare sia adulti che bambini e per identificarli, ottenere una diagnosi accurata e pianificare il trattamento appropriato, il medico ricorre alla polisonnografia.
Cos’è la polisonnografia? È il metodo diagnostico di riferimento per identificare i disturbi respiratori del sonno, come le apnee notturne (OSAS) e le roncopatie. Offre un’analisi obiettiva del sonno, registrando tutte le variabili fisiologiche coinvolte nelle diverse fasi del sonno (tra cui REM e non-REM). Attraverso una diagnosi accurata e una valutazione attenta dei risultati del test, il medico specialista può identificare la natura del disturbo notturno e, di conseguenza, pianificare la terapia più adeguata. È un esame sicuro, estremamente affidabile e non invasivo.
Come si esegue? È un test diagnostico che si esegue mentre il paziente dorme al proprio domicilio. Durante una polisonnografia, vengono utilizzati vari dispositivi per monitorare diversi aspetti del sonno e delle funzioni corporee: una fascia toracica cattura i movimenti di espansione del torace, consentendo di monitorare la respirazione; una fascia addominale rileva i movimenti dei muscoli addominali, fornendo informazioni sulle attività respiratorie; un pulsossimetro è collegato a un dito della mano e misura la saturazione periferica ossiemoglobinica e la frequenza cardiaca, fornendo importanti dati sulla circolazione del sangue e sulla frequenza cardiaca del paziente durante il sonno; una cannula nasale rileva il flusso respiratorio, aiutando a valutare il modo in cui il paziente respira durante il sonno. Ci sono inoltre dei sensori specifici per il russamento, che permettono di identificare eventuali rumori respiratori durante la notte. Un sensore di posizione è in grado di individuare la posizione corporea assunta dal paziente durante il sonno, che può essere supina, laterale o prona, fornendo informazioni preziose sui modelli di sonno del paziente. Oltre che per la diagnosi iniziale, la polisonnografia è una metodica efficace per valutare anche l’efficacia di eventuali terapie in corso (p.es. CPAP; APAP, BIPAP).
I dispositivi vengono posizionati in struttura o al domicilio del paziente da un tecnico specialista di Neurofisiopatologia e l’elaborazione del referto è di pertinenza di un medico specialista in Medicina del Sonno.
E la polisonnografia pediatrica? È l’esame di riferimento per diagnosticare i disturbi del sonno nei bambini. Sebbene la procedura dell’esame sia simile a quelli degli adulti, ci sono differenze significative riguardo alle cause dei disturbi del sonno in età pediatrica. Le cause più importanti e frequenti possono essere l’ipertrofia adenotonsillare e l’obesità o sovrappeso.
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