Per ogni atleta il trattamento personalizzato rappresenta un momento cruciale per ritornare ad uno stato di forma ottimale o recuperare da un infortunio.
La performance è l’obiettivo di ogni un atleta. J|medical collabora con atleti di ogni disciplina sportiva per contribuire a sviluppare strategie di allenamento personalizzate.
La prevenzione è un altro aspetto fondamentale per chi pratica sport. In Italia circa 300.000 atleti ogni anno sono costretti a rivolgersi ai reparti di Pronto Soccorso a causa di infortuni riportati durante la pratica di attività sportiva.
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In presenza di sintomi che possono essere collegati ad una reazione allergica oppure ad una alterazione del sistema immunitario, è il caso di sottoporsi a una visita allergologica o immunologica.
Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione? II sintomi possono essere diversi, quali rinite, congiuntivite, eczema, asma, orticaria. Ma anche infezioni ricorrenti oppure sintomi correlati a organi specifici.
Di cosa si occupa l’allergologia? L’allergologia è la branca della medicina che si occupa di manifestazioni allergiche a carico di diversi organi e apparati (come rinite, congiuntivite di natura allergica nonché di alcune forme di asma bronchiale, di dermatiti o di infiammazioni gastrointestinali). Anche se tradizionalmente alcune di queste problematiche sono seguite dal medico specialista dell’apparato di riferimento, possono essere valutate dallo specialista allergologo per avere una diagnosi specifica (più focalizzata sull’aspetto immunologico) e un regime terapeutico dedicato.
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Visita allergologica. È utile a diagnosticare, valutare o monitorare un disturbo di carattere allergologico che causa nel paziente una sensibilità marcata nei confronti di determinate sostanze. Si presenta come manifestazione di una reazione eccessiva del sistema immunitario verso sostanze normalmente inoffensive che (nel caso di una persona allergica), il corpo qualifica come “estranee” o, secondo il linguaggio medico, “allergeni”. Dopo il primo contatto con gli allergeni, il sistema immunitario produce anticorpi specifici (sensibilizzazione), che scatenano una risposta immunitaria accompagnata da sintomi ripetuti e ravvicinati. Questa condizione, nel tempo, può diventare cronica. L’adozione precoce di misure preventive, grazie ad una visita allergologica, è necessaria per evitare e ridurre le reazioni allergiche; per arrestare lo sviluppo patologico e la cronicità delle allergie.
PATCH test. All’interno della seduta di visita allergologica vengono svolti una serie di test valutativi tra cui rientra il PATCH test, utilizzato per identificare le sostanze che possono causare reazioni allergiche. L’esame consiste nell’applicazione di piccole quantità di allergeni comuni sulla pelle tramite cerotti adesivi, solitamente sulla schiena. Dopo un periodo di esposizione, il medico valuta eventuali reazioni cutanee, come eritemi, prurito o gonfiore e che indicano, quindi, una sensibilità allergica a una particolare sostanza. Questo test aiuta a determinare le cause delle reazioni allergiche cutanee (come dermatiti da contatto) e a sviluppare, di conseguenza, un piano di gestione adeguato per prevenire ulteriori reazioni.
PRICK test. Tra i test di valutazione allergologica c’è anche il PRICK test, in cui la reazione allergica dell’organismo viene stimolata mediante applicazione sulla superficie della pelle (di solito sul braccio o sulla schiena), di possibili allergeni che, in un secondo momento, vengono poi fatti penetrare nella pelle con una leggera incisione o puntura. Anche in questo caso, se il paziente è allergico a uno degli allergeni testati, si verificherà una reazione cutanea locale, come arrossamento, gonfiore o prurito. Tale test viene impiegato principalmente per identificare allergie ad alimenti, pollini, peli di animali e altre sostanze scatenanti.